Il Calendario di Frate Cazzaro – Maggio 2005

0505mese Papa Cazzaro I
E’ giunta l’ora tanto attesa. Finalmente l’Unto del Signore ha preso il posto che gli spetta a capo del consesso degli uomini. E nessuno adesso potrà più opporsi alla mia volontà! Io sono infallibile, capite? Infallibile! Per cui zitti e obbedite, e che cavolo! E’ il momento di portare a compimento il sacro compito assegnato dal Signore e battezzare tutti i cefalopodi di questo pianeta. Nessuno escluso. A lavorare, sfaticati! Subito!
0505calendario L’emu e il gamberetto
Come potrete capire si tratta di una storia tragica: nonostante il grande amore che provano i loro mondi sono troppo distanti per poter coronare felicemente il loro sogno romantico. Ohibò.

Le tragiche profezie dell’idraulico di Gengis Khan.
“Qui se non cambiamo tutte le tubature si troverà la cucina allagata, caro il mio mongolo.”
Queste funeste parole risuonarono alle orecchie del vecchio Gengis come un presagio di sventura. D’altronde non è mica facile cambiare le tubature a una tenda, sapete? Impalare un idraulico è molto più facile invece. Ecco.

La Blatta Parlante
muore di stenti mentre estrae uranio dalle Miniere Volanti del Signore della Guerra di Astemiopolis, Gianfranco il Sanguinario. Ci dispiace.

Qualche altra cazzata:
lo sapevate che gli antichi magiari vestivano i loro criceti di foglie di lattuga? Noi no.

La Kalamazurka!
Ogni anno, il giorno dal solstizio d’estate, gli indigeni dell’isola di Ratatuia si sfidano nella famigerata Kalamazurka. Che sarà mai? Si tratta della più micidiale gara di craniate mai vista, in cui chi resta in piedi si aggiudica l’ultima fetta di torta del capodanno precedente. Il record di vittorie consecutive spetta al Grande Capo Kapathatuatha De Danaan, imbattuto dal 1948 al 1969 quando riuscí a prevalere nonostante l’anno prima avesse perso l’uso della parola e alcune capacitá motorie dopo aver ingoiato accidentalmente un pappatacio radioattivo.

 

0505semina

Le nane bianche protestano
ma nessuno presta loro la benché minima attenzione. Prima o poi si stancheranno e ci lasceranno in pace.

Il Santo del mese.

 

S. Gaspare del Bufalo Impazzito: onesto intonacatore di nuraghi, san Gaspare condusse una vita attenta e riflessiva fino al giorno fatale in cui cedette all’irrazionale desiderio di assaggiare uno dei poponi di don Gino proprio nel giorno di libertà di Venceslao il Bufalo Collerico. Nonostante del suo corpo (di san Gaspare, non di Venceslao) non rimanesse abbastanza da riempire una tabacchiera, la fetta di cocomero restò miracolosamente intatta. Per questo sconvolgente miracolo venne santificato immediatamente da Papa Mario il Magnifico (al secolo Mario Sturakhan) e passò alla storia come protettore di cocomeri e affini.

0505santo Ordini dall’alto

 

“Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano.”

Lettera ai Galati 6, 11


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Il Calamaro Vampiro venuto dall’Inferno!

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Quali indescrivibili orrori si nascondono nelle profondità degli oceani? Quanti predatori alieni aspettano pazienti il momento giusto per sorgere dagli abissi e sterminarci senza pietà? Il Vampyroteuthis infernalis è senza ombra di dubbio una di queste temibili creature! Il Calamaro Vampiro si aggira silenzioso e letale nelle profondità dei mari, in zone prive di ossigeno (i non-morti non hanno mica bisogno di respirare, sapete?), dove nessuno può disturbare i suoi piani malvagi, pronto ad avventarsi rapido come la folgore su qualunque inerme animaletto abbia la sventura di capitargli a tiro. Nessuno è al sicuro! Egli si aggira, tetro messaggero di morte, in ogni angolo del pianeta: nessun oceano è risparmiato dall’influenza venefica della sua obbrobriosa presenza! Le sue candide zanne, i suoi enormi occhi rosso sangue potrebbero essere l’ultima cosa che vedremo, prima di finire nelle fauci del Mostro… come salvare l’Umanità intera da un sì barbaro destino?

L’unica fragile speranza che si frappone tra noi e la nostra fine è l’odio del Vampyroteuthis infernalis per la presenza di ossigeno, che favorisce la rapida decomposizione del suo corpo putrescente: in questo modo la nostra nemesi è confinata nelle profondità degli abissi, almeno fino a quando la sua diabolica mente non gli permetterà di porre fine alla sua prigionia, scatenando la sua immensa furia distruttrice sul mondo inerme!

Ecco. E poi non dite che non vi avevo avvisato.

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Il Vampyroteuthis infernalis spalanca le fauci grondanti il sangue della sua ultima preda, caduta vittima della fame insaziabile di questo vorace predatore. Il Calamaro Vampiro ha per molto tempo fatto credere di essere lento e incapace nei movimenti, mentre consolidava la sua presenza negli abissi cullandoci in un falso senso di sicurezza. Solo da poco, ormai certo della sua potenza, ha mostrato il suo vero volto di rapido e inesorabile cacciatore, ma ormai è troppo tardi! Si è già diffuso ovunque, non c'è più modo di arrestare la sua trionfante marcia verso il potere e il dominio dell'intero Universo! Tranne ovviamente con un intervento mirato e ecologicamente rispettoso come il prosciugamento di tutti gli oceani o il rovesciamento di parecchi miliardi di tonnellate di stricnina nelle acque del pianeta.

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Come si elegge il Papa

scienze-veritaocazzateTutti prima o poi, nella vostra vita, vi sareste chiesti: come si elegge il Papa? Bene, adesso il buon vecchio Zio Muco, con la sua onniscienza, ve lo spiegherà. Per prima cosa è importante capire che solo Dio può scegliere il Papa! Chiaro, no? Voglio dire, è il suo uomo al Vaticano, mica può lasciarlo scegliere a un branco di vecchietti. Cosa ci sta a fare il Conclave allora, vi starete chiedendo. Beh, la storia è complessa. Il barbuto nei cieli non può semplicemente apparire e dire: “Ehi tu! Da adesso prendi in mano la Chiesa e cerca di fare quello che voglio io o ti fulmino in bagno.” Non è così che vanno le cose, anche se in alcuni casi è effettivamente successo (e non vi dico che casino ripulire il bagno poi). Insomma, Dio sceglie il Papa per interposta persona, cioé tramite gli allegri vecchietti citati prima. Gli arzilli nonnini si fanno chiudere in una gelida e umida chiesetta e quando ne escono uno di loro è diventato Papa. Così, come per magia. Cosa sarà mai successo al riparo di occhi indiscreti? Quale tremendo mistero si cela nella chiesa della papatura?
Tutto quello che si sa è che questi uomini, già avanti con l’età, costretti a fare quattro fumate al giorno (non si sa di cosa, ma visto il colore non deve essere molto sano) passano giorni intere in condizioni proibitive: evidentemente devono avvicinarsi a Dio (un’astronave costerebbe troppo) e lo fanno cercando di raggiungere uno stato alterato di coscienza. E quando ormai la loro mente razionale è crollata per gli stenti e le fatiche, è il momento del Destino! Solo tramite un’Ordalia si può scegliere l’Eletto. Tutti i candidati ancora in grado di reggersi in piedi, si affrontano nella Grande Arena situata nei sotterranei della cappella Sistina, circondata da fossati brulicanti di alligatori e scorpioni anfibi, disseminata di trappole mortali e trabocchetti letali, armati di alabarde e bazooka (un’innovazione recente, per stare al passo coi tempi). E soltanto uno uscirà vivo da lì! Solo il più degno, l’Eletto, il rappresentante in Terra dell’Onnipotente Intelligenza Aliena che tiene il nostro pianeta sotto scacco già da migliaia di anni! Tutti gli altri, ormai ridotti a cadaverini smembrati, verranno clonati, il loro cervello sostituito con un ammasso di circuiti positronici, pronti a obbedire ciecamente al loro Signore e Padrone.
E così viene eletto il nuovo Papa.

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Le guardie robotiche vaticane si assicurano che nessuno tenti di fuggire dalla Grande Arena. Il cruento rituale che vi si celebra non deve essere disturbato per nessun motivo oppure Dio potrebbe perdere il suo contatto con il futuro Papa. Infatti si tratta di un momento molto delicato, in cui il possente alieno impianta le sue nanomacchine nel cervello del Prescelto, in modo tale da poterlo tenere sempre sotto controllo. Per coprire le urla del futuro Papa durante questa delicata operazione, i Cardinali sconfitti, già trasformati in marionette positroniche, inscenano la complicata danza del Papa Robot, in cui battono con enormi tibie di dinosauri degli appositi gong in cristallo di Boemia, eseguendo contemporaneamente i passi della mazurka. I cervelli umani dei Cardinali Positronici vengono nello stesso momento bruciati nella stufa di ghisa, sprigionando il fumo bianco che annuncia a un mondo ignaro il perpetuarsi della dominazione aliena. Ecco.


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