Viaggiare nel Tempo

Il Mitico Viaggio. Vedetelo. Il miglior film di Keanu Reeves.

In questo lavoro il Dottor J.R. Gott ci spiega con dovizia di particolari, aneddoti e quisquilie, un sacco di cose, fra le quali il viaggio nel tempo non occupa, sembra, una particolare posizione di rilievo. Si parla di big bang e fondo cosmico di radiazioni, di stringhe, dimensioni, Einstein, viaggi nello spazio, Star Trek, il Taj Mahal, eccetera eccetera eccetera, ma il viaggio nel tempo come lo intendiamo noi, cioè un tizio che entra nella cabina del telefono e va nell’Antica Grecia a rapire Socrate, non compare se non marginalmente. Il Dottor Gott ci spiega che è possibile viaggiare indietro nel tempo volando attorno ad un cilindro infinitamente alto che ruota su sè stesso alla velocità della luce. Naturalmente un cilindro infinitamente alto non si trova dal ferramenta, ma ci stiamo lavorando. Oppure si può usare un cunicolo di tarlo, una distorsione nella struttura dello spazio-tempo che ci permette di arrivare su Alpha Centauri con anni di anticipo rispetto a un normale viaggio spaziale. Peccato che poi siamo su Alpha Centauri. Dà un po’ l’idea, il Dottor Gott, dell’eccentrico genio con poco contatto con la realtà: impressione che viene definitivamente confermata dall’entusiasmo con cui ci comunica che un suo articolo è menzionato accanto al ben più celebre lavoro del signor Spock Implicazioni matematiche delle convergenze non-omogenee paratopologiche tra n-spazi ortogonali non collegati, con misure di campo a convalida in un romanzo di Star Trek. Non voglio dare l’impressione che questo libro non mi sia piaciuto: è che in effetti il tema del viaggio nel tempo non ne viene fuori granchè bene. Noi vogliamo, lo sappiamo benissimo, tornare nel passato per comprare Manhattan dagli indiani prima degli Olandesi, cancellare Jar-jar Binks dal continuum spaziotemporale, depositare un centesimo in banca per vivere di rendita fino alla fine del mondo, vedere l’ultimo concerto dei Marillion con Fish, o tutte quelle cose che da sempre si associano al viaggio nel tempo. Chi se ne frega del cilindro infinitamente alto. Ma, che ci volete fare, questo passa il convento. Comunque, il vero punto di forza del libro è il principio copernicano, che è l’invenzione di cui il Dottor Gott va più fiero: ovvero le conseguenze che si traggono dalla constatazione che non siamo osservatori privilegiati dei fenomeni che avvengono nel cosmo. Copernico, appunto, aveva dimostrato che la nostra posizione nel sistema solare non è nulla di speciale; Gott afferma che, se la nostra posizione nel tempo non è speciale rispetto ad un fenomeno (per esempio non ne osserviamo il momento della nascita), è possibile applicare le leggi della statistica per stimarne con grande precisione la durata. Per esempio: osservato dai giorni nostri, il Cristianesimo, che è nato nel 33 d.C., dovrebbe durare, in base a questo principio, più di 50 anni, e meno di 76713. Che dire? Bravo, ma basta.

 

Questi, comunque, restano i miei viaggiatori nel tempo preferiti.

Condividi questa opera dell'ingegno umano!
facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail



2 pensieri profondi su “Viaggiare nel Tempo

  1. hai messo come foto “un mitico viaggio”…grande film cazzata sottovalutato…mitica la partita con la morte a twist

  2. Verissimo e complimenti per la cultura! E ora, se avessi la macchina del tempo, tornerei al 9 gennaio per rispondere al tuo commento con un minimo di puntualità anzichè tre mesi dopo…. scuuuuusa!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Sito

This blog is kept spam free by WP-SpamFree.