Fuoco nella Polvere


L’amico Gnagnera è un fan sfegatato di Joe Lansdale. “Leggete la notte del Drive-in!”, ci dice, “leggete il mambo degli orsi” eccetera. Noi abbiamo provato a leggere Bubba Ho Tep e non ci ha detto nulla (mentre il film si può definire solo come: un CAPOLAVORO). Poi, però, il buon vecchio Joe ha sfornato un romanzo steampunk di cowboy. Potevamo tirarci indietro? None. E quindi, ecco “Fuoco nella Polvere”. Spoilers Ahead!
Si parte benissimo: il viaggio del Circo di Buffalo Bill in Giappone per una tournée (si scrive così?) che in realtà nasconde una missione segreta; e Buffalo Bill, per un curioso incidente accaduto in camera da letto, è ridotto alla sola testa, conservata in un barattolo (mentre il resto del suo corpo è sotto ghiaccio chissà dove). Per muoversi utilizza un automa a vapore manovrato da un nano di nome Goober. Eh già. E la missione segreta consiste nel recuperare il Mostro di Frankenstein, prigioniero di un perfido shogun giapponese.
Poi si vede che Lansdale si è stufato e, anzichè cedere le prime ottime 30 pagine a Paul de Filippo o a William King perchè ne facessero un capolavoro steampunk, abbozza una trama fatta per lo più di coincidenze: fanno naufragio, vengono salvati dal fratello scemo del Capitano Nemo, il Capitano Bemo – perdonate la rima – che passava in mezzo all’oceano proprio lì, per caso, finiscono sull’isola dello scienziato pazzo dove sempre per caso fa naufragio il conte Dracula, che istiga alla ribellione gli uomini-bestia del dottore, poi tutti si mettono a sparare e poi l’isola esplode e muoiono tutti.
Mah. Non ci ha particolarmente soddisfatti; non è tanto per la volgarità gratuita, ma per il fatto che sotto c’è ben poco: qui, se togliamo le molte e immaginifiche descrizioni del birillo di Wild Bill Hicock, della proboscide di Toro Seduto, del capitone del Mostro di Frankenstein e della terza gamba del dottor Momo (e dei loro svariati utilizzi), il romanzo, già breve, si riduce a un raccontino; se eliminiamo anche la parola «culo» rimane poco più di un’epigrafe. Anche se i dialoghi tra gli uomini-bestia sembrano usciti dalle migliori puntate di Seinfeld. Non ce ne vogliano il Gnagnera e i numerosi fans di Lansdale, ma è probabile che non entreremo a far parte della loro nutrita schiera.


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2 pensieri profondi su “Fuoco nella Polvere

  1. Solo dal trailer il film merita.
    A riguardo di Buffalo Bill: se non erro venne in tournè pure in Italia, in quei meravigliosi anni a caval di secoli.

  2. date un’altra possibilità al povero lansdale (questo suo libro non l’ho letto lo ametto) come ogni bravo autore di “fantascienza” e fantastico in generale (ma non solo) passa da delle porcate illeggibili (tipo il romanzo di batman bleurgh) a gran belle cose (tutti i racconti di hap e leonard fra cui il mambo degli orsi)

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