L’Influenza Suina: pericolo o minaccia?

veritaocazzateIn questo periodo si fa un gran parlare della famigerata “Influenza Suina”, nefasta piaga del Ventunesimo Secolo, pronta a falciare un’umanità inerme già provata dall’aviaria, dal cimurro e da Windows Vista. Come sempre è difficile per il cittadino comune, lo stolido e ignorante “uomo della strada”, discernere la verità tra le tonnellate di fuffa che ci vengono propinate quotidianamente da giornalisti senza scrupoli nè ghette e loschi figuri al soldo della Massoneria o degli Illuminati di Baviera, così come per i cosiddetti luminari della scienza è difficile raccapezzarsi tra questa pletora di bacilli, spirilli, fusilli e cosilli che di giorno in giorno si fanno più virulenti e pugnaci.
Per fortuna, il saggio Zio Muco è qui per spiegarvi l’atroce verità che si nasconde dietro a questa apparentemente innocua pandemia!
Sappiate fin d’ora che lo spirito indomito dell’Uomo sarà messo a dura prova da questa inarrestabile calamità, che nell’indifferenza generale sta per abbattersi sul nostro inerme capo riverso, per fare scempio dei traguardi che nella nostra superbia abbiamo presunto immortali. Pentitevi, peccatori! Ehm… dicevamo.

1. Il virus dell’Influenza Suina: le origini segrete e la Massoneria
kochIl virus H1N1 (cosa vorrà mai dire quest’oscura sigla, si chiederanno i miei affezionati lettori? Bella domanda. La prima ipotesi, avanzata dall’esimio professor Giangiacomo Bubba dell’Università di Quartoggiaro, coinvolge un’appassionata partita a battaglia navale tra un branco di streptococchi e l’imperatore dei bacilli bavaresi, ma è probabile che sia una cazzata. La seconda ipotesi è che si tratti di un virus robotico creato da George Lucas per trasformare tutti in copie di Jar Jar Binks. Sebbene in questo caso non sia probabilmente vero, è meglio non abbassare la guardia, perché il pericolo è reale e quell’uomo è capace di tutto) è stato individuato e classificato dal famoso dottor Siegfried Ippocampo nel corso dei suoi decennali studi sui Maiali Mannari dei Carpazi.
Fu quasi per caso, mentre combatteva contro la solitudine e il gelo delle interminabili notti carpazie (sì, carpazie, perché?) che iniziò a sospettare che le strane abitudini e l’aspetto rozzo e ripugnante dei villici locali fossero dovuti all’influenza di una perniciosa malattia, così come il cretinismo delle valli, la pellagra o il morbo del palombaro.
patient_lgI suoi sospetti trovarono atroce conferma in una cupa notte estiva, quando uno dei giovani contadini del luogo venne portato nel suo studio, sanguinante e tumefatto dopo un incontro ravvicinato con il temibile Verro Diabolico del paese. Fu solo grazie alla sua sagacia e alla sua abilità di segaossa, che il dottor Ippocampo riuscì a salvare la vita al giovane fanciullo. Già.swineflu02 Ma tutto questo ci interesserebbe ben poco, se non fosse il preludio a ben più tristi avvenimenti. Non ci riferiamo all’arresto del dottor Ippocampo per una squallida faccenda di scommesse clandestine, quanto piuttosto alla sconvolgente scoperta fatta dal nostro amato luminare di una forma di vita sconosciuta guatante nel sangue della povera vittima. Sì, ho detto guatante, perché? Ignoranti! Scommetto che è la prima volta in vita vostra che leggete una frase contenente questa parola. Ah, quanto devono essere misere le vostre letture! Ma torniamo a noi. Anzi, torniamo al dottor Ippocampo e alla sua sensazionale scoperta.
Un’analisi approfondita rivelò l’esistenza di un nuovo virus, dalle caratteristiche misteriose e dall’aspetto assai peculiare.

2. L’Influenza Suina: dai primi sintomi alla tragica conclusione
Molti commettono il tragico errore di considerare l’Influenza Suina alla stregua di una banale influenza o di un qualsiasi comune malanno stagionale. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità! Beh, quasi niente. L’Influenza Suina è in realtà un morbo infido e pernicioso, che colpisce indiscriminatamente nel mucchio e di rado lascia scampo alle sue vittime. Sviluppatasi nel corso dei millenni in una enclave protetta e lontana dalla civiltà (stiamo parlando dei Carpazi con la loro popolazione autoctona di Maiali Mannari), vi sarebbe rimasta ancora senza nuocere a nessuno, tranne qualche contadinello carpazio, se non fosse stato per il nostro buon dottor Ippocampo.sembrichadalberto In nome della scienza infatti, egli inoculò il virus alla sua giovane moglie Zizzania, al suo assistente di laboratorio, al giardiniere e finanche al cane (uno splendido esemplare di Chihuahua Mannaro dei Carpazi di nome Adalberto Sigismondo III). Nel giro di poche ore, la tragedia si era compiuta e il mondo si trovò così sul baratro dell’annichilimento!
Fu ben presto evidente, a tutti tranne che al dottor Ippocampo che dimostrò in questo l’intelligenza media di un lichene, che il principale effetto del virus allora ancora senza nome dell’Influenza Suina era quello di causare una rapida e irreversibile metamorfosi di ogni forma di vita (compreso il povero Adalberto Sigismondo III) in un roseo maiale cicciuto. Nella sua lucida follia, lo scienziato propose di chiamare il virus Gino e la malattia da esso provocata Ginite, ma venne prontamente travolto da una mandria di maiali inferociti e di lui non si seppe più nulla.

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3. L’Influenza Suina nella società moderna

dodovestido_toreroNon è la prima volta che l’umanità si trova ad affrontare un pericolo simile. Siamo sopravvissuti, sebbene con perdite dell’ordine dei milioni di vite umane, alla pandemia dell’Influenza Aviaria, che dal 2003 è stata trasmessa all’uomo da miriadi di pennuti come il dodo e alla temibile Influenza Spagnola (1918), trasmessa all’uomo da miriadi di spagnoli.
alcho-meterPer fortuna, la Comunità Internazionale ha stanziato fondi per centinaia di miliardi di euri all’uopo di cercare una soluzione a questo terribile flagello che minaccia la sopravvivenza stessa della razza umana su questo pianeta. Un vaccino è finalmente disponibile in tutte le farmacie, nei negozi di salumi e nella Fortezza della Scienza: sebbene al momento non sia ancora in grado di arrestare completamente la metamorfosi, permette comunque di condurre un’attiva vita sociale come membri produttivi del consorzio umano, dotati di postura eretta, pollici opponibili e un grazioso codino a cavatappi.
Al momento è ancora troppo presto per dichiarare vinta questa guerra contro gli orrori che si annidano nel microscopico mondo dell’invisibile. Riuscirà un’avanguardia di menti eccelse (escludendo qualche povero mentecatto come il compianto dottor Ippocampo) forgiate nel sacro fuoco della Scienza a contrastare l’inesorabile avanzata del Male in tutte le sue forme? Oppure l’Umanità intiera, creata a immagine e somiglianza della Divinità, è destinata a decadere in una oscena barbarie grufolante? Eh?

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3 pensieri profondi su “L’Influenza Suina: pericolo o minaccia?

  1. soltanto un idiota fanfarone potrebbe ignorare il fatto che l’influenza suina è in realtà dovuta ad una cospirazione della casta dei farmacisti vampiri dall’ultraspazio che, come tutti ben sanno, sono ghiotti di lardo, a meno che… anche voi siete sotto il loro controllo!!!

  2. @Gnagnera: “FARMACISTI VAMPIRI DALL’ULTRASPAZIO!” – Prossimamente in tutti i cinema!!!
    @Anna: Non c’è molto da dire. Il Menisco è chiaramente una leggenda. Cioè, chi ne ha mai visto uno?

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