Ghiacciolino e l’orso bianco della morte inaudita ancorchè ottusa.

C’era una volta un tenero ghiacciolino di nome… Ghiacciolino (tanto non è che rischiate di fare confusione).
Egli viveva da tempo immemore nelle lande artiche cibandosi di neve succulenta, acqua di fonte e muflone arrosto.
Il suo unico passatempo consisteva nel conficcarsi gioiosamete nelle orbite dei bulbi oculari degli ignari lupi di passaggio, servigio che lo rendeva particolarmente benvisto dall’esigua comunità di Lontre Arriviste della Bassa nonché odiato ferocemente dalla ben più folta comunità di Lupi Artici Sanguinari, Violenti e con Poco Senso dell’Umorismo. Un giorno Vecchio Lupo Saggio ma non per questo meno Sanguinario, stufo delle continue vessazioni ad opera di Ghiacciolino disse:
“Ho sentito che hanno aperto un ristorante indiano in via Tibaldi.”

Morale:
Mai domandarsi cosa c’entri l’orso bianco.


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Una profonda riflessione su “Ghiacciolino e l’orso bianco della morte inaudita ancorchè ottusa.

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