Il Calendario di Frate Cazzaro – Marzo 2012

Frate Cazzaro e l’infinità dei cormorani
“La guardai negli occhi sospirando parole di ghisa mentre le sue mani inneggiavano alle mie ostie sconsacrate di riformulare il presagio dell’impresario. ‘Non è cosa.’ Le dissi in un alito di riso. Lei sorrise. ‘M’era parso.’ rispose con sarcasmo. E così ci salutammo, davanti all’impresario. E con un gesto stantio, lui la portò via. A me rimasero i cormorani. Animali strani.” Sto pensando di scrivere un libro, che ve ne pare?

Inno al multi verso
Faccio un verso,
blaaaaa,
che sia diverso,
braaaaa,
ma non perverso,
brrrrrrrr,
e poi?
Misono perso.
Boh!

L’ispirata introspezione dei torpedoni
“Dice il saggio: non salire sulla rupe di Zemernofio con la rapa rossa rubata al sacrestano.”

***

Come preparare la lombata di mirtilli e lombrichi al grand marnier
No, seriamente. Andate al ristorante che è meglio.
Davvero.



Animali rari
Il ciclotrone è un plantigrado molto diffuso sulle alpi svizzere, noto per la sua pigrizia ed il temperamento umorale. Durante i primi giorni d’estate il maschio del ciclotrone sviluppa un terzo occhio che usa per cacciare i marrons glaces.

‘Come un deserto di betulle in fiamme’
la critica

La recensione del ‘New York Times’ del romanzo parla di ‘postmodernismo spinto’ e ‘pornografia del linguaggio’ (riferendosi allo stile da sms adottato dall’autore) e soprattutto critica come con una giustapposizione di nomi apparentemente casuali in un contesto fantastico il romanzo rischia di sminuire la drammaticità della guerra a mero ‘episodio storico’.

***

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‘Come un deserto di betulle in fiamme’
di Hermann Melville

Il romanzo narra le avventure di Adolf Hitler, un bambino austriaco lievemente autistico, che viene rapito dagli elfi alle soglie del primo conflitto mondiale.
Valeriana Magnona, la regina degli elfi della bassa Stiria, vorrebbe fare di lui un condottiero, alla stregua di Ludwig Wittgenstein, un altro bambino rapito negli anni precedenti ora al comando dell’esercito della Magnona. Lo scopo è quello di approfittare del dissesto causato in Europa dalla guerra per sconfiggere Palmito Mazzencoppe e Durando Paperi, rispettivamente Duce del Voivodato elfico di Zurigo e imperatore degli Elfi della Sassonia ed ottenere così la leadership assoluta dell’Elfica Lega Ansiolitica.
Il piccolo Adolf però è soltanto interessato alla sua arte, dipingere dirigibili e palloni aerostatici. Fino a che…

***

‘Come un deserto di betulle in fiamme’
l’autore

L’autore si difende dalle critiche rivendicando il diritto a ‘riappropiarsi dei nomi e dei contesti che la storia vorrebbe avere fissati in un’immutabile schema di rapporti e significati cristallizzati in eterno’.
Alcuni sospettano che il nome stesso dell’autore sia soltanto uno pseudonimo. Nel frattempo il libro è best seller in 24 paesi e la trasposizione cinematografica pare imminente. L’autore sta già lavorando al seguito.

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Il Santo del Mese

Santo Blerone
Santo Blerone da Magonza fu eletto Vescovo nel 1284. Si scagliò con decisione contro la piaga del cioccolato al latte e dei surrogati con meno del 40% di cacao. Questo lo rese inviso alle frange più reazionarie della Lega Ansiolitica che già allora controllava il commercio di fave di cacao nel nord Europa. Per questo il Vescovo fu condannato al martirio: fu trafitto e spezzettato e lasciato squagliare al sole. Peccato, era così buono.

Ordini dall’alto

Servi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, e non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, prestando servizio di buona voglia come al Signore e non come a uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.

Lettera agli Efesini, VI, 5-8

Ordini dal basso

I così detti fenomeni prodigiosi
E’ una burla che suscita sorpresa ed ilarità fatta in una comitiva di amici. Ridotta in polvere una quantità di zolfo e letargirio si versa entro una lampada piena d’olio; si prepara una candela con cera vergine mescolata a sterco di animale (cane, cavallo, asino, capra, etc.) e si accende la candela o la lampada mentre si versa da bere agl’invitati. Questi appariranno mostruosamente trasformati, con la testa dell’animale del quale si è adoperato lo sterco nella confezione della candela.

Il Vero Libro Infernale

Fregio04


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Il Libro del Sole e dello Scorbuto: Ipostapìa del Colosso

 

Madame Govorova, chiaroveggente famosa, aveva preso un brutto raffreddore, ciononostante è nota come la donna più saggia d’Europa, con un diabolico mazzo di carte. “Ecco qui”, disse al Visir di Chakakhan, “la vostra carta, il Marinaio Fenicio fermato dalla Finanza.”

“No, guardi, non è per essere scortese, ma non sono qui per le carte…”

“Non dica nulla! Lei è qui, lei è qui per il suo cappello!”

“Che c’entra il mio cappello?”, chiese il visir, aggiustandosi il fez. “No, sono qui per il mio cane.”

Stravaccato sul pavimento, un enorme bracco li fissava con sguardo apatico.

“Lo so, gli spiriti me lo hanno detto. Il suo cane, Fido, Fuffi, Briciola -“

“Diplomatico.”

“Diplomatico, già. Cos’ha che non va?”

“Non ha voglia di far nulla.” Il cane sottolineò la cosa con un rumoroso sbadiglio.

“Vede? E’ apatico, è spento, è… insomma, è un’ameba. E dire che è un cane di grande lignaggio, sa? Mi fu donato dal Patriarca di Costantinopoli.”

“Ah. E come mai si è rivolto a me?”

“Mio cugino Emilio, che abita a Vienna, ha comprato da lei una pozione anturufale per l’ipostapia del colosso. Su ebay.”

“Lei intende lo sciampo antiforfora per il suo molosso?”

“E’ un bracco. Ma no, lui ha detto proprio così, pozione anturufale per l’ipostapia del colosso.”

“Mah.”

“Comunque si è trovato bene.”

“Me ne compiaccio. Ora veniamo al suo problema.”

Gironzolando per lo studio della maga, ingombro all’inverosimile di ogni sorta di cianfrusaglie, il visir di Chakakhan spiegò la situazione. Raccontò di come Diplomatico fosse un cane di notevole intelligenza, laureato alla Sorbona in Scienze della Comunicazione; di come egli (il visir) cercasse di tenerlo attivo in ogni modo, trascinandolo tutti i giorni in palestra, a catechismo, a fare jogging al parco, in piscina, al cinema, a lezioni di violino, di scherma e di decoupage. Eppure Diplomatico non aveva amici, nè fidanzata, nè interessi a parte stravaccarsi sul divano a guardare le televendite. Stava ormai ingrassando a vista d’occhio, il suo pelo era spento e grigio e insomma, il patriarca di Costantinopoli, che era passato a Ferragosto, non l’aveva trovato bene.

“Capisco. E’ un problema di non facile soluzione, e dovrò dar fondo a tutte le mie risorse magiche.”

Provarono la Pozione di Maria l’Egizia; provarono gli incantesimi di John Dee e di Giona Sufurino; provarono con gli scongiuri del Libro di Gigi e della Sacra Pergamena di Vaprio d’Adda. Provarono il Talismano di Fonzie e le reliquie di Sant’Upupo d’Arimatea.

Rovistando tra cimeli e reliquie esoteriche riportarono alla luce antichi tesori che la maga aveva dimenticato: l’Occhio di Vecna, i Manoscritti Pnakotici, e la Bacchetta del Trasferimento Animico del Mago Malpigio. Di ciascuno Madame Govorova spiegava l’origine e l’utilizzo al suo cliente; oggetti preziosi e rarissimi, che però, ahimè, non potevano aiutarli.

Invocarono l’angelo Ukulele e il demone Vassago (quello del Forum di Vassago); ma invano. Il cane giaceva come una balenottera spiaggiata in mezzo al pavimento, tra candele, incensi e filtri vari, e li guardava di traverso. “Forse ci vuole un po’, prima che faccia effetto…”, disse la maga, perplessa.

Mentre i due erano intenti a discutere, sfogliando antichi tomi di sapienza, Diplomatico si alzò a fatica dal tappeto. Non visto, andò allo scaffale, annusò la bacchetta del Mago Malpigio e l’afferrò tra i denti. Poi, ciondolando, si avvicinò alle spalle della maga e la toccò con la bacchetta.

ZOT!

L’esplosione gettò lo studio nel caos, come al passaggio di un ciclone. Mobili rovesciati, libri sparsi in ogni dove, candele e lampade spente, tende strappate, il visir a gambe all’aria. Il cane cominciò ad abbaiare furiosamente e a correre qua e là come impazzito. Madame Govorova si alzò a fatica, si guardò per un attimo i pollici opponibili, e si spolverò la veste.

Il visir guardò il cane con tanto d’occhi “Miracolo! L’incantesimo – non so quale, uno qualunque – ha funzionato!” Madame Govorova allargò le mani, annuendo come a dire, “Eh, già”. Il visir l’abbracciò, la baciò e prese congedo, promettendo di coprirla d’oro quanto prima. Poi se ne andò, trascinandosi dietro un cane isterico.

La maga si guardò attorno, accese il televisore, cercò un canale di televendite e poi si stravaccò sul divano, e da lì non si alzò più.

E ciò sia di monito per le future generazioni.

 ***


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Il Calendario di Frate Cazzaro – Febbraio 2012

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Il veterinario del cane di Frate Cazzaro proclama:
“Gliel’avete fatta fare la vaccinazione anti-alieni a quelle povere bestie? Cosa state aspettando? Che vengano controllati dal raggio ipnotico di quei maledetti mostri tentacolati? Seguite l’esempio di quel pio fraticello del Cazzaro, aiutateci a salvare il mondo! Oppure periremo tutti tra le fiamme, e per cosa poi? Per risparmiare quei miseri 40 euri? Pitocchi!”

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L’inno dei veterinari
Veterinario, veterinario,
il tuo mestiere davvero è ben vario:
cani, criceti e financo felini
arrivano depressi e se ne vanno in barella.
Ecco.
Proverbi alieni del New England
“L’unico cervello buono è un cervello semovente tentacolato in una teca di ghisa”
Detto attribuito all’amata zia zitella di H.P. Lovecraft, la leggiadra Palmira Yogsothoth Lovecraft.
 
Rintuzza de Santis
Nata Rintuzza Prolifera, sposa di Spatuzzo de Santis, sorella di Vermilla Prolifera, cugina di Ignaio Chetronchi, nipote di Vernunzio Cefalogero, pomata di Filopopea Trepuzzole, sogliola di Funegazio Vernacuccoli, fucina di Cazzate, non ebbe mai il riconoscimento dovuto. Mai!

 

Avreste mai detto che…
111.111.111 x 111.111.111 = 12.345.678.987.654.321

***

Pneumonio al Cardiopapero
di William Papfried Krupnik
con Paper Wooperstock, Leslie Paperton, Wilfried Von’Papp, Belinda Paperbach e Matteo Degnopapero.
In un’afosa serata di fine secolo i leader dell’Europa intera si riuniscono per decidere le sorti del Rischiatutto, ma John Caucasikus non ci sta. Assoldata una legione di mercenari magrebini fuggiti dalle carceri dello Spielberg, si dirige verso Bruxelles con l’intento di smascherare il complotto ordito da Wünter Gorilla che se attuato porterebbe alla liberalizzazione della spugna di tufo, causando la morte di milioni di ignari cittadini. Purtroppo per lui Vaghezia Borgias, avvertita dal traditore Soffrido, lo attende a Villa Diapason con la guardia reale dell’esercito di Carlo V, resuscitata all’uopo dal malefico mago Marcuzio, da sempre al soldo del Gorilla, anche se solo per i suoi sordidi e loschi interessi. Tutto chiaro no?
Quindi che aspettate?
Correte al cinema! 

Il Santo del Mese

San Climalterante d’Aleppo
Ambiguo personaggio della Bibbia Babbiona di Bangkok, San Climalterante si narra amasse andare in giro vestito da donna a provocare scompiglio e trombe d’aria nelle feste patrizie. Dopo l’allagamento di Villa Itterizia, causato da un accurato uso delle paperelle di plastica, il santo venne bandito dalla buona società e finì per unirsi come donna barbuta al Circo Barnum, che venne perseguitato da cinque anni di pioggia fissa e monsoni. Una volta sgamato il responsabile, S. Climalterante d’Aleppo venne venduto come impianto d’aria condizionata al Sultano del Brunei e d’allora se ne persero le tracce (del santo, non del sultano).

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Ordini dall’alto
Allora Saul disse: «Riferite a Davide: Il re non pretende il prezzo nuziale, ma solo cento prepuzi di Filistei, perché sia fatta vendetta dei nemici del re». Saul pensava di far cadere Davide in mano ai Filistei. I ministri di lui riferirono a Davide queste parole e piacque a Davide tale condizione per diventare genero del re. Non erano ancora passati i giorni fissati, quando Davide si alzò, partì con i suoi uomini e uccise tra i Filistei duecento uomini. Davide riportò i loro prepuzi e li contò davanti al re per diventare genero del re. Saul gli diede in moglie la figlia Mikal.

Samuele 18, 25

Ordini dal basso
Contro filtri
Chi si accorge di avere amato sotto la influenza di un filtro, prenda con le due mani la camicia che ha portato durante i suoi amori e infili la testa nella manica destra; subito si sentirà liberato dal maleficio.

Il Vero Libro Infernale

Fregio04


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Il Natale Autarchico della Squadra Cazzate

Siamo mergitur, e non so quando saremo di nuovo fluctuat“. (Asterix e il Paiolo)
Visto che, in quanto Squadra Cazzate, dobbiamo tener fede al nostro nome, quest’anno abbiamo deciso di regalare agli amici solo cose fatte in casa. Regali fai da te, dunque, e più precisamente:
I Piccoli Amici Immaginari del Dottor Birillovic. Beh, chi non ne vorrebbe uno?

Tre chili di cioccolato in varie guise. Forse non tutti sanno che i Mastri Cioccolatai di Mazzate punto Com sono famosi in tutto il mondo per le loro ardite combinazioni. Per esempio: cioccolatini alla gelatina di vino e di birra, alla crema di pistacchio, agli oli essenziali di questo e di quello, al sale rosa dell’Himalaya –

– e questi spettacolari cioccolatini alla foglia d’oro & olio essenziale di incenso (la mirra non ce l’avevano).

Scatole porta-dadi a forma di dado per giocatori di ruolo.

 

E un sacco di altre cose, soprattutto alcool: liquore di alloro, liquore di latte, limoncello e rosolio e grappa allo zenzero.

Che dire? Il dio Palamidone ci scampi dal fare considerazioni più o meno serie su cose tipo la decrescita e il riutilizzo, la bellezza del lavoro manuale, i punti esperienza che si accumulano usando gli skill, lo spirito del Potlatch o semplicemente il fatto che se vuoi le cose fatte bene te le devi far da solo; resta il fatto che un regalo fatto in casa è a) più originale; b) più economico; c) più divertente; e soprattutto d) ti evita lo stress dello shopping natalizio. Amen, fratelli.


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I Sarchiaponi di Mazzate.com – III

E’ opinione comune tra gli storici che la Guerra di Crimea sia stata non solo totalmente inutile dal punto di vista politico, ma anche un colossale fallimento dal punto di vista militare. Basti pensare alla battaglia di Bakhchisaray sul Lambro. Eppure non poche invenzioni e scoperte si devono alla febbrile atmosfera di quei giorni. Per esempio il Mestolo Rotante, o la Pallottola Minié. Oppure la Sentinella Meccanica del Dottor Birillovic. Laszlo H. Birillovic, ordinario di Fisiologia all’Università di San Pietroburgo, costruì nel 1853 quello che è universalmente considerato uno dei primi ibridi macchina-animale della storia: una sfera metallica dotata di ali e controllata da un cervello animale, che, nelle intenzioni dell’esimio scienziato, avrebbe dovuto spiare le attività degli Inglesi  e riferirle al comando russo. In realtà il prototipo non funzionò come previsto: la scarsa autonomia di volo (circa cinquanta metri, anche per il peso eccessivo dell’involucro di ottone) e l’altrettanto scarsa attention span della macchina (controllata da un cervello di criceto), portarono ben presto al fallimento dell’operazione. Il dottor Birillovic, caduto in disgrazia, fuggì in America dove, a quanto sembra, trovò lavoro presso il Circo Barnum, non è ben chiaro con quale incarico.


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Il Calendario di Frate Cazzaro – Gennaio 2012

1102mese

Frate Cazzaro e l’anagramma del diavolo
Quella mattina dopo la quotidiana omelia delle focaccine Frate Cazzaro tornò alla sua camera nel Convento Seminariale Ritirativo dei Monaci Trappisti di Nostro Signore delle Focaccine, dove si trovava per un ciclo di seminari sul tema ‘santità e trinità delle focaccine’ e trovò una scritta sul muro, vergata a sangue con mano tremante, che diceva: “amalgamavate araldica frode nel rozzo…”

1102main

E ora un po’ di musica leggera

Titolo: “Please save my horse from the sands of Asshuria”

Autore: John Wogha Wogha
Interprete: The Corrimans
Edizioni: Fonit Cedro
Vincitore del premo Baluginio di Roccapolipazza del 1967

Fantasticheria in La minore:
“Vola cavallo dorato su ali di paglia e pialla il dio dell’ira di Fucino al calar del crepuscolo di Thor.”
[Johann Sebastian Gegenwagen]

***

Scioglilingua armeni

Զարթուցիչը ջեռուցիչից հեռու դիր

 
Royal Stalag Resort™ di Guadalayara beach
Regalatevi una vacanza da sogno in uno dei meravigliosi resort extralusso Stalag&Stalag. Un soggiorno all’insegna di comfort, sole e lavori forzati.

 

 

I Fringuelli

di Orazio

“Usque fringuellum tam quam porcellum
intra procellum conducturi cum pastellum perituri
sunc et nunc intonavit praebellum cantum morituri

ciripiri ciripiri ciripì!
cip cip! cip cip! ciripì!”

***

Imperdibili romanzi
La classifica 2012 dei best seller mondiali nella categoria narrativa secondo il New York times:

1. ‘Il fungo di tufo’ di Giovanna Wilcox Andirivieni
2. ‘I palafrenieri’ di Chuck Patatrak
3. ‘La moglie del venditore di pere’ di Amanda Plunkett
4. ‘A ruota libera. Ovvero di come ti distraggo il vicino mentre mia moglie gli ammazza il cane.’ di Gustav Peterbegherer
5. ‘Panna cotta e altri racconti’ di Sveto Amir Kazuri
6. ‘Il bambino che sussurrava alla donna che urlava all’uomo che amava i cavalli di ghisa’ di Vertullio O’Malley
7. ‘Gli insaponabili’ di Mario Putzen
8. ‘Le cataratte degli dei’ di Tom Pollett
9. ”Il papero che volle dominare il mondo” di Miss Paperett
10. ”Inni Ombelicali” di Vladislava Winogradska

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Il Santo del Mese

Santissimo Santo Beato Gatto Mammone: vissuto a cavallo tra il IV e il V secolo, il Beato Gatto Mammone condusse vita ascetica e penitenziale in una grotta della Cappadocia, nutrendosi solo di croccantini e acqua; evitava ogni contatto umano, a parte una coppia di assicuratori di Cesarea che venivano a cambiargli la sabbietta ogni due settimane. La sua condotta irreprensibile si atturò l’invidia del tiranno Ariobarzane XII detto Mestola, che lo fece travestire da cane dai suoi sgherri. Il santo ne ebbe un tal dolore che ne morì immantinente.

 

Ordini dall’Alto

Accarezza il figliuolo e ti farà paventare,
scherza con lui e ti rattristerà.
Non ridere con lui, perché tu non abbia a piangere insieme,
e, da ultimo, a digrignare i denti.
Non gli lasciar libertà nella gioventù,
e non chiudere un occhio sui suoi capricci.
Piega la sua cervice nella gioventù,
e rompigli le costole mentr’è fanciullo;
perché non divenga caparbio e ti si ribelli,
e tu n’abbia strazio di cuore.
Educa tuo figlio e affaticati intorno a lui,
per non incappare nella sua turpitudine.

Ecclesiastico 30, 9

Ordini dal Basso

I Così detti Secreti Maravigliosi

E’ una burla che suscita sorpresa ed ilarità fatta in una comitiva di amici. Ridotta in polvere una quantità di zolfo e letargirio si versa entro una lampada piena d’olio; si prepara una candela con cera vergine mescolata a sterco di animale (cane, cavallo, asino, capra, etc.) e si accende la candela o la lampada mentre si versa da bere agl’invitati. Questi appariranno mostruosamente trasformati, con la testa dell’animale del quale si è adoperato lo sterco nella confezione della candela.

Il Vero Libro Infernale


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Il Misterioso Mistero dei Teschi di Cristallo e di altre Cose Misteriose, ma non Necessariamente di Cristallo

Frederick Albert Mitchell-Hedges con il fido aiutante Ioduru Byzantium e la signora Wilma Spaghetti, che ai tempi gestiva un piccolo ma ospitale albergo nel bel mezzo della giungla del Belize. Pochi sanno che ai tempi della sua permanenza a New York, l'eroico archeologo fu compagno di stanza di Leon Trotsky. Ora, Trotsky fu ucciso a picconate dallo zio di Christian de Sica, e Wikipedia lo conferma. Se anche di fronte a tali indizi qualcuno vuole continuare a negare il potere dei Tredici Teschi del Destino, è liberissimo di farlo ma poi non venga a lamentarsi.Nel 1927 l’archeologo Frederick Albert Mitchell-Hedges, con l’aiuto del fido maggiordomo turco Ioduru Bizantium, scopre nelle rovine di un misterioso tempio Maya da lui trovato a Lubaantun, in quello che oggi è il Belize, il primo leggendario misterioso Teschio di Cristallo! Chiamato il Teschio del Destino, per la sola ragione che fa figo, lo studioso comprese al solo guardarlo che il misterioso teschio, vecchio di 3600 anni, era usato dai sacerdoti Maya per uccidere con la pura forza del pensiero chiunque si opponesse al loro sanguinario dominio. Come ciò potesse avvenire è solo uno dei numerosi misteri che circondano questi misteriosi (già, misteriosi) artefatti: così come è avvolta nel mistero la tecnica usata dai Maya per lavorare il teschio con la sabbia, strofinandolo con infinita pazienza, ininterrottamente per circa trecento anni, domeniche incluse. Alcuni sostengono che fabbricare simili teschi sia impossibile per qualsiasi tecnologia conosciuta all’uomo (quindi, particolare da non sottovalutare, le tecniche adoperate dagli operai cinesi non sono incluse dato che anche gli ipod pare siano impossibili per la tecnologia umana contemporanea). Altri invece sostengono che costruire un teschio di cristallo, per quanto misterioso, sia un gioco da ragazzi al confronto della realizzazione del famoso misterioso Teschio in Wafer di Friburgo (un altro enorme e misterioso teschio, questa volta del cranio di una mucca, ricavato attorno all’anno mille da un unico enorme wafer alla gianduia).

Radunando i misteriosi Tredici Teschi di Cristallo in un unico luogo misterioso, dice la leggenda (quale leggenda? La leggenda misteriosa che Fayerabend detto Vitello di Fuoco, il fedele portatore maya, raccontava al coraggioso Frederick Albert Mitchell-Hedges durante le lunghe notti all’addiaccio sulle Ande) si scatenerebbero energie immani e accadrebbero eventi portentosi o calamità planetarie. Misteriose calamità planetarie, come il crollo della Borsa del ‘29, l’incendio di Londra del 1666 e la Finale di Wimbledon del 2008 (niente a confronto con le enormi devastazioni che seguirebbero, a quanto si dice, alla riunione del Teschio di Wafer con il Pastore Preistorico di Latte Condensato e Cacao, ma comunque un bel po’ di disastri).

Come è facile immaginare, con l’avvento della fatidica data del 2012 le dicerie attorno a questi misteriosi oggetti si sono fatte più popolari (tanto da diventare letteralmente dicerie popolari™), a dispetto delle numerose prove che secondo gli scettici (già, sempre loro) dimostrerebbero la falsità delle affermazioni del prode Frederick Albert Mitchell-Hedges e del suo fido aiutante Ioduru Bizantium, detto Cervelloaelica, che molti ritengono essere la vera mente dietro tutta la storia misteriosa, mentre il povero Mitchell-Hedges era solo un burattino controllato telepaticamente.

Per esempio, gli scettici fanno notare come nel 2011 l’artigiano cinese Wu Xiao Mendelsvensson abbia prodotto in soli undici giorni un teschio di cristallo del tutto simile a quello conservato allo Smussonian Museum del Bosforo. In molti però hanno fatto notare come questo non invalidi la spiegazione del Mitchell-Hedges dato che, come già detto prima, le tecniche di lavorazione cinesi non siano umane. Inoltre utilizzando i misteriosi poteri del Quattordicesimo Teschio, Wu Xiao ha già instaurato un regno di terrore nelle province del Jiangsu e del Zhili.

Resta comunque il fatto che i misteriosi Teschi di Cristallo rimangono tuttora avvolti nel mistero, così come altre misteriose reliquie i cui occulti poteri potrebbero condurre all’apocalisse, quali ad esempio:

  • il misterioso Teschio di Ghisa del Volga: un misterioso teschio nero, cavo e ricoperto di caviale, che in molti ritengono essere prodotto dagli alieni, mentre altri affermano si tratti solamente di una fantasiosa bottiglia di vodka disegnata da Dan Aykroyd. Fu ritrovato sulle rive del Volga da Ebenezer Volkenrossi, pirata e contrabbandiere che col famoso Catamarano Rossi terrorizzava i ricchi turisti in gita di piacere sui traghetti del fiume. A seguito del ritrovamento, il Volkenrossi divenne ricco e famoso esponendo il Teschio di Ghisa alle fiere medianiche in diverse capitali del mondo e organizzando sedute spiritiche in cui, dopo aver leccato il caviale attaccato sul teschio, cadeva in uno stato di profonda trance in cui borbottava frasi sconnesse che i più interpretarono come profezie (si legga in proposito “Le profezie del Volkenrossi” di Ignazio Gerbillo). Come non ricordare la profezia che mise in subbuglio Parigi durante la seconda Esposizione Mondiale di Cinema e Mostarda del ‘29? Citando il Gerbillo riportiamo: “… ed i paramenti in fiamme si faran funerei per la vivida livida ruvida ascesa del decano di dio, che nel purpureo colbacco ricadrà sulle teste degli uomini pii…”
  • le misteriose Rotule di Velluto Zhamenof, che si dice sian state cucite dalla sarta di Thor in persona e che avrebbero il potere di girare le frittate con la sola forza del pensiero (di Thor).
  • il misterioso Sterno di Platino di Alicarnasso, attribuito ad Agasicle Biciclico che si dice lo abbia modellato dallo sterno di Mithra stesso, rubato alla divinità da suo fratello Patasicle Triciclico. Secondo una moderna interpretazione dei Veda (in particolare del passaggio n.600, ottavo capoverso, del ‘Veda Lei’) il possessore dello Sterno acquisirebbe poteri mistici tali da renderlo uno psicopompo vivente.
  • la misteriosa Milza Roteante del Dottor Bucolico che secondo un’antica diceria (peraltro non suffragata da alcuna prova) causerebbe la morte istantanea di chiunque dubiti del suo pot-
Per saperne di più:
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Il Calendario di Frate Cazzaro – Dicembre 2011

Frate Cazaro e il cazato dei Cazari
I cazari, popolo nomade e paperopode, nascono dalla dissoluzione dell’impero Goktruktruk che nel 612pm si divise in quattro cazati. Il cazato Bulgaro, guidato dal Grande Khulo, il cazato di Porfido, guidato dal Possente Gran Khan Ivo di Porfido, il cazato delle Antille guidato da Marcella Bella ed il cazato dei Cazari, guidato dall’Immenso Pino Piede di Lepidottero, detto il Frate Cazaro.

Dall’Optera Lepidoptera
di Giangiazzo Ruzzini

“Deh! Trigottera Zeugloptera il vil coltello alfin t’accise.”
(coro) parapazuma zuzuma zuzuma–
“Neh! Cyclotronida Fagoptera giammai la mortal lama mi ferì.”
(coro) Yapapazuma pozuma pozuma–
“Beh, Dachnonypha Glassata Ottoptera non rimirar la scena, attacca!”
(coro) Faralazuma chiazuma chiazuma–
“Tiè! Minestroptera Putrellide prendi questo e questo e questo. Possa tu immantinentemente morì!”
(coro) Montepazuma ntezuma ntezuma–
“Finché c’è vita c’è tonno in scatola”
Vivamente consigliato, il saggio del filosofo economista kantiano d’acquisizione Milton Keynes, pubblicato sul supplemento domenicale del New York Papero, in cui si mostra quante cose non esisterebbero se non ci fosse vita nell’universo.

***

Verità inconfutabili offerte dagli antichi Eusebi
“La vita è Eusebio. E chi non l’asseconda mal gliene incolga.”

 
“Brutale Lestofanti”
Nell’episodio di domenica di Brutale Lestofanti, in onda su BBC42 alle 21.15, Brutale Lestofanti e l’inseparabile compagno Odioso Masnadieri, vittime di un ricatto ordito dal malefico Tranquillo Pinguini, si trovano costretti a rubare un cammello all’emiro Frollino II d’Arabia.

Un doveroso omaggio a un personaggio di cotale illustrezza che non necessita presentazioni
“Grazie, Chiunquetusia. Da tutti noi.”

***

dal “Trattato Blanchard sulla classificazione dei grumi (1864)”
“Diconsi grumae villosae le ricrescite di muffa tipiche di latticini e derivati. Si distinguono dal grumus salis per la colorazione purpurea e le ramificazioni ad albero triramitico.
Nella categoria delle grumacee pervicacee si trovano il grumen zollifero, il grumus sapidus, il grumello peptidico, la grumenta eolica, il grumunchen germanicus e il gumuro di zeppole. Nella categoria delle grumellacee parastinchisinvece troviamo…”

***

…aspetta volevo dire un’altra cosa!
“No, vabbè, fa niente.”

 
Il Santo del Mese
San Titti Lillino
Nelle tenebre più fitte, si aggira silente il prode pesce volante della morte: San Titti Lillino! Lo squamoso San Titti si nutre per lo più di plancton e di bufali ripieni, che i suoi fedeli appendono a dei palloni aerostatici durante la nota festività del Bufalo Lillino, che ogni anno attira migliaia di visitatori a Pamplina Lillina.

Ordini dall’alto
“Venite, gettiamo un legno nel suo pane e sterminiamolo dalla terra dei viventi e il suo nome non sia più ricordato”. Ma tu, o Signore degli eserciti, che giudichi con giustizia e scruti le reni e i cuori, fa’ ch’io mi vegga rivendicato di loro, perché a te ho confidato la mia causa.

Geremia 11, 19

Ordini dal basso
Esperienza dell’invisibilità
Io invoco, scongiuro, Voi spiriti dell’invisibilità, perché dedicandovi prontamente a questa esperienza, possa io rendermi invisibile senza alcun timore. Torno a scongiurarvi pel potere di Lucifero vostro Supremo Signore, per la obbedienza che gli dovete accordatemi il vostro ausilio, il più presto possibile fatemi condurre a buon termine la esperienza. Fiat, Fiat, Fiat.

Il Vero Libro Infernale

Fregio04


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I Due Allegri Indiani

 Terzo Episodio: i Misteri del Sesso

Varcata la breccia di Porta Pia (1870), gli indiani si imbatterono in molti problemi di carattere politico, geografico e ferroviario, tutti insolubili. La letteratura non poteva non riflettere questo momento di notevole perplessità. In Giosuè Carducci l’India nuova trovò la sua voce…

Ebbene sì, cari lettori! Seguite anche voi le fantasmagoriche avventure di Cavallo Alto e Daino Rosso, i due intrepidi indiani sioux (o comanches, o seminole) che scorrazzano per l’India, specialmente tra il Parioli e Tor Bella Monaca, tra parcheggiatori abusivi, avventisti del settimo giorno, coccodrilli –

No, daccapo.

Verso la metà degli anni ’70 la rivista di ippica “Il Maneggio”, famosa in tutto il mondo, non solo ippico, e di cui certamente Voi stessi avrete sentito parlare, pubblica a puntate il romanzo di avventure “I due allegri indiani”. Per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo elencare, e che non sono nemmeno sicuro che abbiano un senso, ogni capitolo del romanzo è scritto da una persona diversa, che non solo non ha la minima idea di quello che hanno scritto gli altri, ma non è nemmeno uno scrittore. Oppure sono tutti la stessa persona, il signor Vincenzo Frollo, sotto mentite spoglie. Oppure questa stessa persona è in realtà J. Rodolfo Wilcock (di cui ci siamo occupati qui e qui), che è anche l’autore degli spettacolari scambi epistolari tra editrice, lettori e pseudo autori.
Insomma.
Nel risvolto di copertina si tirano in ballo i Monty Python, cosa che per me rasenterebbe l’eresia; eppure in questo caso hanno perfettamente ragione (avete presente lo sketch dell’indiano al cinema?). Per esempio:

“Egregio Autore:
Sono il figlio adulterino di Adolf Hitler. Nel 1943 sono riuscito a stabilire contatti con il pianeta Venere. Da una località solitaria della Francia Occidentale sono partito a bordo di un disco volante verso Venere dove mi sono trattenuto diciotto mesi. […] I venusiani vogliono scendere sulla Terra per imporre la pace tra le nazioni. Hanno deciso di atterrare a Berlino Tempelhof. La prego di far correre la voce tra gli Indiani: il loro aiuto potrebbe rivelarsi risolutivo. Heil mio padre!

Dario Sozzi,
Como”

Oppure:

“Ora vado a occuparmi dei funerali della zia, a quest’ora probabilmente in preda all’Acheronte. Lasciate perdere l’avvelenamento, non sono storie da raccontarsi al personale di servizio. Per una secolare consuetudine araldica privativa del nostro casato, io, suo nipote, eredito il titolo di contessa. Anche mio nonno era contessa; peraltro mio cugino è damigella palatina, e una zia di papà era Gran Maniscalco del Re.”

Oppure:

 “Ascolta, Cavallo Alto, e se le mie parole troppo ti sconvolgono, aggrappati alla prima ancora di salvezza che passa.”
“Parla, Daino Rosso, e che il mio sguardo sereno sia come un faro che guida la tua mente ottenebrata dalla vergogna.” 
“Ero più giovane…”, cominciò Cavallo Alto.
“Anch’ io lo fui.” 

Per non parlare della copertina, che qui non sto a riprodurre ma che è probabilmente la miglior copertina Adelphi di sempre.
Ora, mi viene il sospetto che il buon J. Rodolfo – che fra l’altro scriveva in italiano senza essere italiano, e sfoggia una padronanza e una creatività linguistica veramente sorprendenti – ora, dicevo, mi viene il sospetto che tutta questa sarabanda celi in realtà un qualche intento satirico. Gli indiani di Wilcock, e gli autori dello pseudoromanzo, e i lettori che scrivono per chiedere che si parli di più del Ss. Rosario o dell’adolescenza di Gramsci, sono forse un impietoso ritratto della società italiana di ieri e soprattutto di oggi? Parlando di Indiani, s’intende forse che l’Italia è un paese tribale, dove quello che conta è il benessere mio e di quei tre o quattro parenti stretti e il resto vada pure a farsi benedire? L’italiano è una specie di selvaggio ben vestito, superstizioso, irrazionale, anarchico, impossibile da educare e da governare?

Sì.

Ma che ci volete fare. Il problema è che noi, essendoci dentro fino al collo, spesso non ce ne accorgiamo. Wilcock, straniero, ha un punto di vista che non è il nostro. E forse è per questo che questo libro è così divertente, perchè è un mix perfettamente riuscito tra la comicità surreale dei Monty Python e la cialtroneria de’ noartri, perchè pesca a piene mani, oltre che nei clichè della letteratura di genere, del romanzo di avventure, del feuilleton, della “rivista”, dell’avanspettacolo, in tutto quell’immaginario da commedia all’italiana, fatto di caratteristi, di tormentoni, di sketch demenziali, che ci piaccia o no, fa parte di noi. Provate a dare ai personaggi di questo libro i volti noti e arcinoti di Bombolo e Cannavale, di Renzo Montagnani, di Sordi e Tognazzi; oppure provate, mentre leggete i loro dialoghi, a immaginarvi Daino Rosso e Cavallo Alto con le facce di Olgese e Margiotta.

Come diceva Labranca, l’Estasi del Pecoreccio.


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I Sarchiaponi di Mazzate.com – II


Come tutti ben sanno, a cavallo tra il XIX e il XX secolo l’umanità si trovò a fronteggiare, impreparata, il pericolo degli anarchici. Costoro, resi folli dalle loro aberranti teorie, predicavano la fine della società, spregiavano il sacro vincolo della famiglia e si facevano beffe della religione dei nostri avi. Essi erano in grado di assumere qualunque aspetto, e di nascondersi ovunque: fu solo grazie all’indefessa lotta di pochi coraggiosi che la razza umana non precipitò nella barbarie.
Fra costoro possiamo senza dubbio annoverare il dottor Egon Birillovic, dell’Università di Jena. Sfruttando le più recenti conoscenze in campo fisico e psicologico approntò un Rilevatore di Anarchici. L’apparecchio era in grado di riconoscere la particolare struttura delle onde mentali emesse dal cervello di queste ripugnanti creature, e, in tal caso, di segnalarlo all’operatore con un’apposito allarme acustico. Il sensore a campana ruotava di 360° grazie a un meccanismo a molla, caricato da una chiave; nel caso un anarchico si venisse a trovare nel suo raggio d’azione, la campana smetteva di ruotare e un carillon intonava “Deutschland Uber Alles”.
Purtroppo durante la prima dimostrazione pubblica il delicato meccanismo si inceppò, indicando con pervicacia lo stesso dottor Birillovic. Egli fu dunque arrestato e condannato all’ergastolo nelle prigioni dello Spielberg. La sua invenzione fu chiusa in una scatola e dimenticata.

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