La Teoria Meteorologica delle Fatine Mafiose

mist-fatina1Avete notato come ultimamente non ci siano più le mezze stagioni? Come siamo diventati ormai preda di inverni lunghi e gelidi, estati torride e ostili, gelate fuori stagione, siccità, inondazioni, cavallette e invasioni aliene? Bene, è arrivato il momento di scoprire il vero perché di tutto ciò, altro che effetto serra, macchie solari, buco nell’ozono e tutte quelle altre cazzate scientifiche e insensate!
Dovete sapere (dovete, capite? Per cui fate i bravi e leggete tutto, chè vi teniamo d’occhio) che il nostro ridente pianeta è infestato da fatine. E mica fatine qualsiasi, ma feroci e spietate Famiglie di Fatine Mafiose. All’inizio esistevano quattro Famiglie, che si erano spartite il territorio in pace e armonia. Poiché queste piccole bestioline vivono poco (circa tre mesi), avevano deciso di controllare l’intero universo mondo a rotazione: nacquero così le Fatine della Primavera, le Fatine dell’Estate, le Fatine dell’Autunno e le Fatine dell’Inverno. Ogni Famiglia di fatine gestisce il mondo per circa tre mesi, poi depone le uova e schiatta, lasciando via libera alla Famiglia successiva… ah, che pace e letizia! Ah, l’armonioso ordine della natura!
Tutto sarebbe andato per il meglio, nonostante gli scompensi climatici che le fatine infieriscono alla natura, se le maledette bastarde non fossero diventate tanto avide. Forse vi stupirete di tutto ciò, pensando che la mafia sia un’organizzazione con alte qualità morali e una personalità gioviale ed edonistica, ma purtroppo in questo caso si trattava di un’organizzazione con infime qualità morali e con una personalità inflessibile, puritana e sado-masochistica. Tre mesi non bastavano per i loro piani di conquista, senza considerare che sprecavano molto tempo, appena svegliate, a disfare i cambiamenti climatici apportati dalla Famiglia precedente per riportare il mondo al loro standard di vivibilità. Non è mica un’impresa facile, sapete? Le fatine della Primavera dovevano sciogliere tutta la neve, far spuntare l’erba e nascere i fiori, gestire il ritorno degli uccelli migratori e un sacco di altre lungaggini burocratiche, quelle dell’Estate cercavano di eliminare ogni traccia di umidità nell’aria trasformando la terra in un torrido deserto, ma prima di potersi avvicinare al risultato agognato dovevano lasciare il campo alle fatine dell’Autunno, che si mettevano d’impegno a far piovere il più possibile e a eliminare tutte quelle fastidiose e inutili foglie appese ovunque. Appena mettevano un po’ d’ordine, ecco spuntare le gelide fatine dell’Inverno, che cercavano di trasformare il pianeta in una distesa di ghiaccio. Insomma, nessuna famiglia riusciva mai a raggiungere lo scopo fissato e con l’andare del tempo questo iniziò a farle davvero incazzare.

mist-fatine2Iniziarono così a sottoporsi a esperimenti genetici per diventare più forti e resistenti, ma da principio con scarsi risultati. Ben presto però, in molte zone le truci Famiglie dell’Inverno e dell’Estate iniziarono a rafforzarsi, abituandosi a climi sempre più estremi e letali, mentre le povere fatine della Primavera e dell’Autunno si ritrovarono costrette al ruolo di stati cuscinetto tra le due potenze sovrane. Scoppiò una faida che si prolungò per molti eoni, costellata di agguati a colpi di mitra, accoltellamenti lungo i rami degli alberi e avvelenamenti di plutonio. La fatine si fecero sempre più sgamate e spietate, ormai neanche i sacri concerti per upupa e batraci erano più sicuri: killer alati si presentavano con innocue custodie di violino che celavano letali armi da fuoco e spray anti-fatine all’aglio. Numerosi cadaverini vennero trovati nei torrenti montani, andati ormai a far compagnia ai pesci muniti di scarpe di cemento (i cadaverini, non i pesci).
La situazione andò sempre più peggiorando, portando alla totale estinzione delle due Famiglie minori in vaste aree del pianeta: questo risultò in uno scontro diretto tra le due Grandi Famiglie, che causò e causa tuttora in quelle zone enormi disastri come cicloni e inondazioni e una rigida divisione metereologica in due uniche stagioni.
Da noi la situazione è ancora relativamente tranquilla, ma possiamo già vedere l’inesorabile avanzate delle due superpotenze e il declino delle mezze stagioni. Le tattiche di combattimento delle fatine mafiose sono astute e spietate: addestrano speciali commandos, in grado di sopravvivere ben più a lungo del normale, che al passaggio dei poteri si nascondono abilmente in remoti anfratti naturali, aspettando il momento propizio. Quando sentono la loro fine vicina, escono allo scoperto e compiono spietati raid nel campo nemico, causando gelate fuori stagione o siccità anomale e ondate di calore. Pian piano questa tattica logorante sta dando i suoi frutti, mettendo le fatine della Primavera e dell’Autunno alle strette anche da noi: fra poco saranno costrette a soccombere e le poche sopravvissute verrano integrate nei ranghi della Famiglia vincitrice, permettendole di espandere ulteriormente il suo oscuro potere. D’altronde, non c’è niente da fare: questo è l’ordine della natura e noi non possiamo alterarlo in alcun modo. L’armonia delle sfere guida e sorregge tutta la nostra esistenza e le Fatine Mafiose sono una tema portante di tale musica celestiale. Ecco.

P.S.: questa teoria è nota anche come Effetto Fatina. In parole povere, il battito delle ali di una fatina a Buccinasco genera uno scontro a fuoco con mitra e bottiglie molotov in Lapponia.


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2 pensieri profondi su “La Teoria Meteorologica delle Fatine Mafiose

  1. mann c’è mai stato kualke falkone ke le sbattesse in gattabuia(alias tronko)?

  2. e io che pensavo che fosse veramente il buco nell’ozono!! grazie a voi ho aperto finalmente gli occhi!!

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