Il Seme Inquieto

chapman

In un futuro non troppo remoto il mondo è al collasso a causa della sovrappopolazione. Avere più di un figlio è un reato, il cibo scarseggia e lo stato incoraggia l’omosessualità. Tristram, sfigatissimo insegnante di storia, scopre in breve tempo che a) non farà carriera in quanto eterosessuale; b) sua moglie aspetta di nuovo un bambino; c) non è un bambino, sono due gemelli; d) il padre non è lui ma suo fratello Derek, politico di belle speranze e come tale del tutto privo di scrupoli morali. E mentre Tristram cerca di ottenere un minimo di giustizia (ubriacandosi, insultando poliziotti e facendosi rinchiudere), il sistema collassa, lo Stato si arrende e tutto precipita prima nell’anarchia, e poi in una specie di società feudale dove la gente può finalmente dare sfogo ai propri istinti repressi. E via con le orge, i riti della fertilità ripescati da chissà dove, i massacri e soprattutto il cannibalismo, unico sistema per affrontare contemporaneamente i due grandi problemi della sovrappopolazione e della scarsità di risorse.
“il Seme Inquieto” di Anthony Burgess, sì, quello di Arancia Meccanica, 1962, è un romanzo divertente assai (ah! un divertente romanzo sul cannibalismo! proprio quello che ci voleva!) e  pesantemente sarcastico, quel genere di parodia un po’ sgangherata molto anni ’60 (e sempre molto molto british, nonostante il linguaggio pirotecnico tipico di Burgess e la relativa traduzione psichedelica); si parla di sesso e di repressione, di politica e di controllo, di guerra e di ingiustizia sociale; ma, sebbene nell’ambito di uno stesso genere, siamo ben lontani dalle atmosfere di “1984” o dal “Mondo Nuovo“. Soprattutto perchè nelle 300 pagine del romanzo si passa da uno stato autoritario, alla totale anarchia, al sorgere di un nuovo governo che si dimostra inetto quanto il precedente – per finire con un’inevitabile guerra totale, una guerra di sterminio senza altri motivi, a ben vedere, che quello di sfoltire un po’ la popolazione. Come a dire che se le cose vanno male, non è colpa di questa o quella scelta politica: sono proprio gli uomini a essere bacati. Una posizione tutto sommato comprensibile.
Comunque, filosofia spiccia a parte, c’è molto di Monty Python in questo libro: militari ottusi, politici arroganti, omosessuali grotteschi, contadini subumani e predicatori fanatici. E da fanatico io stesso dei MP non posso fare a meno di notare che Michael Palin sarebbe perfetto nel ruolo di Tristram, Graham Chapman come Derek, John Cleese come il Beato Ambrose Bayley e Terry Jones come l’untuoso capitano Loosley – manca una parte per Eric Idle ma ci penseremo.
La sapete, no, la storia delle dimensioni parallele. Se esistono infinite dimensioni, tutto quello che possiamo immaginare, da qualche parte, è realtà. Così, da qualche parte negli infiniti meandri del multiverso Stanley Kubrick ha filmato “Il Seme Inquieto” anzichè “Arancia Meccanica” – coi Monty Python. Curioso.

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3 pensieri profondi su “Il Seme Inquieto

  1. uno scenario tutt’altro che improbabile direi…

  2. Recensione quantomeno appropriata, fedele e da me condivisa. Un librone che ho consigliato a tutti quegli analfabeti dei miei amici che, in quanto analfabeti, non l’hanno letto. Peggio per loro.
    Mi avete così entusiasmato con questa recensione che intendo inserire il vostro sito tra i preferiti del mio google chrome. Anzi, lo faccio proprio in questo momento. Fatto. Tornerò spesso. Grazie

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