Atalanta Fugiens

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«Il Sole è suo padre, la Luna sua madre, il Vento lo ha portato nel grembo,
la Terra è la sua nutrice e il suo rifugio.»

Sono sempre stato attratto dai libri d’alchimia. Non saprei dire perchè, visto che non c’è verso di capirci una fava, ma sarà il fascino dell’ignoto, sarà il richiamo dell’inconscio, sta di fatto che nel corso degli anni ho accumulato un discreto numero di testi barocchi e neoplatonici che parlano di zolfo, mercurio, sale, e pinzimonio. C’è da dire, tuttavia, che, a

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prescindere dall’argomento, qualunque esso sia, alcuni di questi libri sono dei veri capolavori. Prendete per esempio questa “Atalanta Fugiens”: scritta nel 1617 da Michele Maier, medico e musicista alla corte di Rodolfo II (bei tempi quelli in cui i potenti si circondavano di studiosi e scienziati – perchè a quell’epoca l’alchimia era scienza; ma vabbè, che ci

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volete fare), si può definire un’opera multimediale ante litteram. Ognuno dei suoi cinquanta capitoli è composto da una splendida incisione, da alcuni versi, da un commento e dallo spartito di una fuga a tre voci (la Ninfa Atalanta, il corridore Ippomene e la mela – già – che egli lascia cadere per rallentare la velocissima ninfa, la sapete la storia, no? che lei

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aveva promesso di sposare chi l’avesse sconfitta eccetera). E dunque? Dunque niente: che l’alchimia sia l’antenata scema della chimica, che sia una specie di psicanalisi primitiva, che nasconda la chiave per l’eterna giovinezza, chissà. Ma aggirarsi fra queste pagine è come curiosare in un museo misterioso, un gabinetto delle meraviglie, tra antichi dèi pagani

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e splendidi palazzi, strumenti musicali e aggeggi da laboratorio, tra fornaci e labirinti, tra massime latine e parole ebraiche, corvi e leoni, remore e struzzi, guerrieri e regine. Cosa possa significare tutto ciò, lo ignoro: ma è comunque una gran cosa. E poi magari ci si trova il modo di mutare il piombo in oro che in tempi di crisi come questo potrebbe tornare utile. Già.

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«Emblema XXVII: Chi tenta di entrare nel Rosaio dei Filosofi senza chiave è pari a un uomo che voglia camminare senza piedi.»


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3 pensieri profondi su “Atalanta Fugiens

  1. La Congregazione per la dottrina della fede già Congregazione del Santo Uffizio già Congregazione della santa e universale Inquisizione esprimerebbe il suo marcato dissenso al che si compulsi tali testi.

  2. Si, ma tanto poi mi confesso. Ehm, non proprio, ma cosa ci volete fare, un pover’uomo deve pure avere i suoi ‘obbies. Saluti!

  3. L’alchimia a volte viene visto come un miglioramento personale, come diventare delle persone più autentiche più reali, di fatti trasformarsi in oro. Conosci te stesso!

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