Il Calendario di Frate Cazzaro – Marzo 2008

0803mese “E allora…
e poi… e lui ha detto… che… e io.. e non è… non è così che si fa… e noi… perchè… e quindi… mi sono un po’ incazzato, no? e che.. e allora… gli faccio… faccio un culo così… e mi guarda quello… e io… e.. cosa dovevo fare?… cosa dovevo fare?… e… secondo voi… perchè.. e poi viene fuori un casino… e io lo so e… io.. faccio… aaaaah!”
[Dal discorso di Quelchelè alle Nazioni Unite che fece da preludio alla guerra dei poponi tra la Polonia e la diocesi di Frate Cazzaro]

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0803calendario Norimberga, 1923! L’esorcismo della Blatta Parlante!
Ad opera di Ludovico Gropello che si introdusse furtivamente nell’appartamento della Blatta col fine di strapparla di malavoglia al regno degli inferi per consegnarla al ferramenta di Bratislava.

Le Babbucce di Zinco
Romanzo in 2648 capitoli di 11 parole ciascuna
– cap. 12 –

La cerimonia fu irrimediabilmente rovinata dalla rissa furibonda che scoppiò all’istante.

S’ode provenir dai colli un vociar di minchioni
“Anzacchera palucheddu! Canisti ca fuca ‘nzucca napalone?”
“Pazzamunnu! Zu pugghiu u ‘zzunu du culleddu!”
“Aaaaah! Cafatarria! Munchiasti u mingherellu!”
“Fucchia!”
“Antrullu. Namu namu.”

E ora, dopo eoni di mesi, gli antichi albugezi ci illuminano con le parole del sapere:
“Hata cincillà
Kanuta Torospo
Cuncussa cincischioni.”
che significa… significa… non saprei.

Saggezza popopoare:
“Una piccola nota di cultura non guasta mai.
Ma è con le cazzate che si costruisce il mondo.”

E ora la rubrica più lunga che si sia mai vista sul calendario di Frate Cazzaro.
No, ora non mi va…

0803semina

Il Santo del mese.

B. V. Madonna dai Denti a Sciabola: protettrice dei serial killer e dei venditori di auto usate, questa leggiadra pulzella è passata alla Storia e alla Santità per il suo carattere dolce ed equilibrato e la sua tendenza a sbranare chiunque le si avvicinasse. E’ ben noto l’episodio de “il massacro di viale Piceno” in cui la soave fanciulla venne attirata fuori casa da un Testimone di Geova, che venne prontamente divorato assieme a un decina di passanti, due cani, 32 piccioni, tre motorini e una scolaresca di orfani ciechi.

0803santo Ordini dall’alto

[…] egli, accerchiato da ogni lato, si piantò la spada in corpo, preferendo morire nobilmente piuttosto che divenire schiavo degli empi e subire insulti indegni della sua nobiltà. Non avendo però portato a segno il colpo per la fretta della lotta, mentre la folla premeva fuori delle porte, salì coraggiosamente sulle mura e si lasciò cadere a precipizio sulla folla con gesto da prode. Essi lo scansarono immediatamente lasciando uno spazio libero ed egli cadde in mezzo allo spazio vuoto. Poiché respirava ancora, con l’animo infiammato, si alzò, mentre il sangue gli usciva a fiotti e le ferite lo straziavano e, attraversata di corsa la folla, salì su di un tratto di roccia, ormai completamente esague; si trappò gli intestini e prendendoli con le mani li gettò contro la folla; morì in tal modo invocando il Signore della vita e dello spirito perché di nuovo glieli restituisse.

Maccabei II 14, 37


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