Le Babbucce di Zinco

Romanzo in 2648 capitoli di 11 parole ciascuno

di Melone Tolstoloj

Zia Clotilde!
Chi ha mai dubitato che un romanzo in cui fosse presente Zia Clotilde potesse non essere un capolavoro?
Il lettore si trova oggi di fronte ad una pietra miliare della letteratura. Ad un dolmen della narrativa. Ad una montagna di creativtà. Una montagna che si esprime in 2648 capitoli di 11 parole ciascuno!
Ferdinando Pappatrax!
Sarà forse più facile dubitare che un romanzo che annoveri tra i protagonisti Ferdinando Pappatrax possa essere un capolavoro. Eppure, il Minchione la pensa diversamente.
Alzi una mano chi non ama la letteratura russa. Alzi un piede chi non adora la fantascienza. Alzi un gomito che non sia appassionato di romanzi di guerra. Alzi il naso chi non anela alla lettura di una storia d’amore e avventura.
Tutti quelli che si trovano adesso in una posizione ridicola resteranno sopraffatti dalla bellezza de “Le Babbucce di Zinco”. Gli altri possono alzare il… ehm.
“Le Ghette di Ghisa”, libro primo di cotanta opera, vi viene qui presentato per la prima volta. Non la seconda, la terza o la trentaquattresima. La prima! (Se fosse la trentaquattresima rischiereste di rimanere prigionieri della trentaquattresima volta, per cui ringraziateci)
Le vostre vite cambieranno. I vostri fianchi cambieranno pure. Tutto cambierà. Soprattutto se vi ostinate a stare in quella posizione assurda.
O forse no. Ma che differenza fa? Non che a me importi.

Ma bando alle ciance e affrettati a leggere tanta sublime bellezza. Ecco a voi…

Le Babbucce di Zinco

E se, rapiti da cotanta arte, decidete di arricchire la vs. libreria acquistando il volume, ecco a voi, per i tipi delle Edizioni Il Minchione:

Le Ghette di Ghisa

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